Dopo l’azione armata delle milizie di Hamas di sabato scorso, 7 ottobre, il cosiddetto Stato di Israele ha nuovamente iniziato un’operazione di terrore contro il popolo palestinese, soprattutto a Gaza, che potrebbe portare all’incendio dell’intero Medio Oriente con le corrispondenti conseguenze di sangue, terrore e sofferenza.
Naturalmente, condanniamo tutti gli atti di violenza indiscriminata contro i civili, siano essi compiuti dalle milizie che hanno attaccato il territorio israeliano o le azioni di rappresaglia ordinate dal governo Netanyahu. Ma non possiamo ignorare, in nome della giustizia storica e della dignità morale, che siamo nel mezzo di un conflitto che dura da più di sette decenni in cui lo Stato di Israele occupa la terra di Palestina e aree che fanno legittimamente parte dell’integrità territoriale della Siria e del Libano.
Le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, le condanne dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite o gli accordi di Oslo del 1993, che insieme obbligano Israele a lasciare i territori occupati, il ritorno dei profughi e il riconoscimento dell’esistenza di uno Stato palestinese libero, sovrano e indipendente, non sono serviti a nulla. con capitale a Gerusalemme.
Sette decenni di ingiustizia e terrore che Israele ora vuole completare con un genocidio a Gaza, portando avanti la pulizia etnica e rubando più territorio e le sue risorse (giacimenti di gas nelle acque territoriali di Gaza). E per questo ha la complicità criminale degli Stati Uniti e dei suoi alleati della NATO e dell’UE.
“ALTRI X Andare Oltre” afferma la propria solidarietà con il popolo palestinese, la sua storica pretesa di avere un proprio Stato sui confini del 1967, come stabilito dal diritto internazionale, e la richiesta di responsabilità, sia storica che personale, per i responsabili dei crimini contro l’umanità commessi da Israele in questi sette decenni di ignominia e terrore.