La data del 25 aprile, oltre ad essere presa ancora una volta quale “bandiera e simbolo” di resistenza per alcuni e di “sconfitta” per altri è una data, ed una ricorrenza che non ci riguarda; e non dovrebbe riguardare nessuno dei cittadini di questo Paese; e per primo non dovrebbe riguardare coloro che vedono in quella data la vittoria delle “forze resistenti contro l’antifascismo e nazismo”.
Si, loro in primis dovrebbero rigettare la ricorrenza del 25 aprile.
Il 25 aprile non ci riguarda se serve per definirsi oggi dopo oltre 80 anni, partigiani di resistenza, tranne poi accettare subdolamente che la politica estera, nazionale, monetaria etc. possa essere dettata da altri. Contro chi avete resistito? Avete combattuto dalla porta senza accorgervene che il nemico entrava dalla finestra?
Il 25 aprile non ci riguarda se quest’anno diventa simbolo della lotta Ucraina contro La Russia di Putin. Ribadiamo ancora una volta la nostra pretesa affinché l’Italia si dichiari neutrale a riguardo del conflitto in corso, e smetta di inviare armi, anche lì sotto dettatura della NATO; ovvero di quelli che sono entrati dalla finestra mentre resistevate sulla porta.
Il 25 aprile non ci riguarda se viene usato ancora una volta per dividere. L’Italia, da sempre campanilistica, ha bisogno di unione e di compattezza. Campanilismo che dai tempi dei guelfi e ghibellini intende dividere i cittadini; non sia mai che questi possano rivendicare tutti insieme contro un governo, qualsiasi esso sia tanto tra Meloni e SHELein le differenze stanno a zero;
Il 25 aprile non ci riguarda se non si abbia LIBERAZIONE dalle falsità di STATO. Governi ed organi di informazioni che fanno l’uno il gioco dell’altro ed entrambi il gioco straniero. Organi di informazione e palinsesti RAI tutti ben allineati. Organi di informazione e palinsesti tutti guidati dalle stesse macchiette da salotto che da anni girano e rigirano tra un contratto milionario ed un altro, senza merito e senza titolo, se non quello della leccaculaggine. E su questo argomento torneremo presto
Il 25 aprile non ci riguarda se non si vuole davvero porre chiarezza sui fatti avvenuti dal febbraio 2020 in poi, sui fatti di Bergamo, sugli ospedali pieni, sulle restrizioni che poco avevano fatto nel contenimento della “pandemia” e sulla realtà degli effetti collaterali dei vaccini
Il 25 aprile non ci riguarda se usato da governo e false opposizioni per porre la bandierina della propria “democrazia”.
Ma soprattutto, il 25 aprile non ci riguarda se non libera gli italiani del marciume di Stato.