Mossa del cavallo di Putin, che spiazza gli avversari: il pagamento del gas dovrà avvenire in rubli senza che venga modificato il prezzo del gas in dollari o euro che si noti bene non cambia. Infatti avrà sempre un costo concordato (lo stesso di adesso per esempio) ma all’atto del pagamento i clienti dovranno vendere la valuta contrattuale, euro, dollari o altro, comprando rubli, che verranno depositati presso banche russe in conti appositi di banche autorizzate in tale senso dalla banca centrale di #Mosca.
Cosa cambia in questa maniera? Sostanzialmente le condizioni economiche non cambiano ma i Paesi acquirenti, gli europei in primis, dovranno forzatamente acquistare rubli da versare su conti russi e di fatto renderanno impossibile attuare quella guerra asimmetrica finanziaria contro Mosca.
Insomma, qualche stratega tra Bruxelles, Berlino e Parigi ( Roma ha assolto solo ruoli da YesMan) ha fatto qualche enorme errore di calcolo.
Questa vicenda dimostra l’inadeguatezza dei politici europei ed italiani e si denota come gli stessi assolvano al ruolo di NON ricorrere a preservare gli interessi dei cittadini europei o italiani, bensì a
Tutto questo per un Paese che anche se aggredito militarmente, (aggressione militare che tutti si augurano possa terminare quanto il più presto possibile) NON fa parte dell’unione europea.
Quindi la conclusione è la conferma che le ritorsioni economiche occidentali si stanno ritorcendo contro chi le ha imposte: L’Unione Europea ed i suoi cittadini.