di Luigi Acone
Andare oltre ed inesorabilmente.
È questo l’intento dal quale nasce il nostro principio del volere uscire dalle dinamiche della polemica a prescindere.
L’unica polemica che intendiamo muovere invece e sempre è quella che entra nel merito del vuoto dei contenuti, soprattutto se questi vengono espressi da parte di chi, da ormai più di due anni, ricopre incarichi di portata istituzionale, e soprattutto se è vuoto il contenuto che il politico di turno esprime.
Dopo due anni di pandemia però vogliamo porre la nostra attenzione e la nostra posizione in merito a quando espresso dal Ministro della Salute di recente nel corso della sua ultima comparsa sulle reti RAI (RETI TELEVISIVE PUBBLICHE, ovvero pagate da noialtri).
Come già espresso schiviamo polemiche ostruzionistiche, e prendiamo atto del decorso che ha preso il fenomeno pandemico a pochi mesi dalla salita di Speranza alla direzione ministeriale. Fatto non assecondabile viste le difficoltà che inevitabilmente questo ha comportato ed avrebbe comportato a chiunque, facciamo salvo il fatto che ergersi a strenui oppositori dell’operato del Ministro risulta oltreché troppo facile se ci si pone da una posizione che manca del peso delle responsabilità.
Detto ciò vogliamo porre una contestazione non tanto nei confronti di quanto espresso dal Ministro, ma più che altro nei confronti di quanto non espresso e anzi tralasciato. Se volessimo scagionare il ministro Speranza, (non lo voglio fare e più tardi torno da lui) non possiamo fare lo stesso nei confronti nei confronti della Annunziata che non molto tempo fa non ha esitato a sfoggiare il proprio vuoto di conoscenze in merito all’attività degli infermieri definiti dalla giornalista: “aiutanti” e ricevendo di seguito la giusta contestazione da parte della federazione degli infermieri FNOPI.
Tralasciando la polemica, noi di ALTRI x andare Oltre siamo per la concretezza del discorso e quindi non ci resta che chiedere al Ministro: perché non si sia discusso del cronico deficit di contingente di personale attinente il SSN.
Perché non ha voluto argomentare la proposta dell’equiparazione dei compensi retributivi degli operatori della salute con gli altri paesi europei?
Perché il Ministro Speranza, di concerto con lì ministro degli interni Lamorgese, non vuole affrontare la cocente tematica in merito alle violenze quotidianamente subite da medici ed infermieri nell’esercizio delle loro funzioni?
Perché non si tratta in merito all’opportunità di una ristrutturazione infrastrutturale dei presidi ospedalieri?
Perché non si approfondisce il discorso sulla importanza cruciale della ricerca in sanità e della medicina alternativa?
Perché il ministero della Salute non ha voluto intraprendere la via della produzione di vaccino anti covid made in Italy?
Perché non si vuole discutere del sostegno all’assistenza sanitaria al Sud con piani di ristrutturazione dell’assistenza sanitaria facendosi sfiorare dal pensiero che, forse, finito il covid i fenomeni pandemici in questo pianeta globale rischiano di divenire ciclici.
Potremmo continuare a lungo, ma concludiamo con un plauso nei confronti del Ministro Speranza il quale con fare “istituzionale” ha discusso di guerra e di allentamento delle restrizioni (non profondamente giustificate ma tant’è). Ovvio spettacolo, in un vuoto di speranze senza Speranza al quale ci richiamiamo a volere porre rimedio o per lo meno a volere esigere risposte!
Luigi Acone