L’immigrazione  incontrollata cresce di minuto in minuto e arriva a numeri che si fa fatica solamente a contare. Sembra una vera e propria invasione. Centoventi sbarchi (sbarchi, non immigrati) in soli due giorni: cinque ogni ora. Contemporaneamente gestiti da ONG, guardia costiera e pescherecci vari. Ormai le strade di ogni città e paese, brulicano dei nuovi “ospiti” e si può immaginare cosa questo può generare nei prossimi anni. Le banche lieue parigine saranno soltanto un dolce augurio per le nostre periferie. Quello che è successo qualche settimana fa per le strade delle città francesi sarà il nostro quotidiano.  Forse in pochi ricordano le rivolte degli immigrati a Rosarno, in Calabria, nel 2010. Ecco, prepariamoci a una nuova Rosarno, ma molto più grande . 

Il futuro del nostro Paese sarà con periferie infuocate, scontri sociali, ulteriori disavanzi economici, disoccupazione e povertà diffusa. Povertà per la gente comune, mentre chi è già ricco lo sara ancora di più.

Già adesso molte città sono in mano a gruppi etnici che ne controllano le zone di spaccio, di malaffare, la prostituzione e quindi la vivibilità stessa; una situazione davvero grave e pericolosa. Ferrara, Mestre, Roma e Bari per dirne alcune cosi come le Marche ed altre regioni sono Il governo tace, anzi asseconda questa situazione; gli slogan pre elettorali si sono rilevati solo tali.

Ora basta. 

L’Italia non può da solo affrontare questa situazione, ne in termini economici ne in termini politici. Questa Europa deve farsi carico degli immigrati che sbarcano sulle nostre coste, oppure il governo italiano si impegni ad accompagnare gli immigrati in prossimità del confine francese, austriaco, Svizzero e sloveno, pagando direttamente il viaggio degli immigrati direttamente dalle coste di sbarco. 

A mali e sordità estrema, estremi rimedi. 

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