A Madrid, la NATO ha confermato l’intenzione di voler occupare totalmente il territorio europeo, grazie al conflitto in Ucraina, che essa stessa aveva preparato, armato, finanziato e amorevolmente mantenuto da diversi anni.

Alla luce di ciò È più facile capire perché Draghi parla della Russia come una grande minaccia alla quale rispondere con diecimila militari italiani da impiegare eventualmente contro la Russia stessa sul fronte orientale.

La NATO si mostra sempre di più e lo conferma quotidianamente, di essere è la mano armata del mondo globale, è la struttura militare, che fornisce anche copertura per il dominio militare degli Stati Uniti e l’occupazione del territorio europeo.

Si sa; occupare fisicamente il territorio è sempre l’unico modo per controllarlo, da sempre. Stoltenberg annuncia così che la Russia è la più grande minaccia, è iscritta come tale nella nuova concezione strategica adottata a Madrid (e che era quindi già pronta prima che questi stati cosiddetti “sovrani” dicessero la loro). Mario Draghi gli fa eco su questo modo di fare e pensare che vede la sovranità degli Stati in maniera anomala (da globalista).

Il loro agire vede l’utilizzo degli Stati per scopi che non sono determinati a livello nazionale.

È vero che la Russia, dal suo risveglio a febbraio, ha rappresentato un pericolo vitale per il mondo globale.

È inutile ricordare come già dal 2014 la NATO si è stabilita in Ucraina addestrando ed armando gli ucraini già prima di allora hanno finanziato e sostenuto movimenti neonazisti al fine di destabilizzare la società e mantenere la popolazione nel terrore; va anche ricordato che le decisioni politiche interne sono direttamente adottate secondo la volontà e le indicazioni dei curatori esterni. Di lì poi ciò che conosciamo: i gruppi neonazisti e l’esercito ucraino sono stati lanciati contro le popolazioni di lingua russa. Tutto questo accadeva già dal 2014 nonostante i media, specialmente i nostri media, non ne dicevano nulla

È quindi molto sorprendente leggere in questa nuova concezione strategica della NATO di qualche giorno fa, che la Russia ha violato il diritto internazionale e che presenta una tale aggressività da mettere in pericolo la sicurezza internazionale, quando in realtà gli Stati Uniti e i loro satelliti europei e canadesi hanno destabilizzato la società ucraina (nel 2004 e nel 2014), al fine di provocare un conflitto con la Russia.

L’Ucraina, sola e sovrana prima di allora, non avrebbe mai intrapreso questa strada, doveva essere rotta per lanciarla lì.

Tuttavia, a febbraio, la Russia ha deciso di reagire, quando la politica atlantista è diventata sempre più pericolosa per la sicurezza nella regione ed in risposta alla minaccia (promessa) del blocco occidentale di integrare l’Ucraina nella Nato.

Così, provocando e poi mantenendo un conflitto, la NATO consente il rafforzamento del controllo del territorio europeo. Le forze statunitensi, che sono già 100.000 in Europa, saranno ulteriormente rafforzate:

Al termine del summit spagnolo della NATO, gli Stati Uniti aumenterebbero il numero dei loro cacciatorpediniere da 4 a 6 nella base navale di Rota in Spagna e stabilirebbero in Polonia “un quartier generale permanente del 5 ° Corpo dell’esercito degli Stati Uniti”. Questa sarà, ha detto il Pentagono, la prima presenza permanente degli Stati Uniti sul “fianco orientale” della NATO. “Manterremo una brigata aggiuntiva” composta da un totale di 5.000 persone, che avrà sede in Romania, ha anche detto Biden. Il presidente degli Stati Uniti ha anche annunciato “ulteriori schieramenti negli Stati baltici”, il Pentagono ha specificato che ciò riguarderebbe l’artiglieria, l’aviazione, la difesa aerea e la presenza di truppe d’élite, oltre che altri due squadroni di caccia F35 nel Regno Unito e saranno posizionati altri militari e strutture per “migliorare” la capacità di difesa aerea in Germania e in Italia. »

Inoltre, Stoltenberg ha annunciato che la forza di risposta della NATO sarebbe stata aumentata a 300.000 soldati. Così, dopo aver creato il problema, il pompiere-incendiario istituisce le forze, che manterranno l’incendio. In questo contesto, è comprensibile perché Draghi dichiari che la NATO non può vincere e soprattutto che non deve.

Il gioco è svelato.

La posta in gioco va ben oltre l’Ucraina. La Guerra in ucraina è stata disegnata ad arte come “posto fisico” di confronto militare dagli atlantisti, ma la lotta che si sta combattendo è quella della globalizzazione, e quindi della scomparsa degli stati come struttura di governo. La Russia, comportandosi come uno stato e conducendo una lotta classica, mette in pericolo questa visione del mondo che trasformerebbe le strutture statali in mere strutture di esecuzione. E se vincesse, in contrasto alle regole del gioco globale, significherebbe che esiste una vita e quindi un percorso fuori dal dominio totalitario atlantista oltre che sarebbe una catastrofe per l’egemonia americana.

Perché alla fine, questo è ciò che difendono i paesi europei, con i loro governi: l’egemonia del loro padrone.

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